Sala di Giunta

 
 
 
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Anticamera sala Giunta
La decorazione del soffitto con immagini di ispirazione mitologica poggia su una fascia architettonica ripartita da mensoloni con quattro cariatidi agli angoli, che sorreggono una cornice marcapiano sulla quale si appoggiano quattro coppie di putti al centro di ciascun lato: due coppie di putti affiancati a una falce di luna e a un drago e altre due coppie associate a un'aquila, a un cinghiale e a una sfera celeste ricoperta da gigli dorati: tutti simboli presenti negli stemmi delle famiglie Tanari e Malvezzi.


Sala Giunta
Molto probabilmente in origine era la sala da pranzo della famiglia senatoria bolognese, ma dopo l'acquisizione da parte della Provincia fu destinata a ospitare le riunioni della Giunta.
Il soffitto è caratterizzato da una pregevole serie di sei paesaggi di gusto romantico inquadrati in sgargianti cornici argentee con inserti blu zaffiro, dipinti a tempera da Francesco Cocchi su carta fissata con colla all'intonaco, secondo una tecnica teatrale. Nonostante la decorazione originaria che si stendeva anche sulle pareti sia stata alterata dall'applicazione di una sobria boiserie in noce negli anni '30 del secolo XX, appare evidente che la sala dovette impressionare per la sua spettacolarità, dovuta soprattutto alle complicate cornici color argento e altre parti in oro poste attorno alle sei cartelle dipinte, che contribuivano ad accentuare un'atmosfera di magico incanto di ispirazione nordica.
I due grandi quadri alle pareti raffigurano Marco Minghetti e Andrea Costa. Il ritratto di Marco Minghetti (1888), eseguito da Giuseppe Ugolini, fu donato all'allora Provincia di Bologna dal ministro dell'Istruzione pubblica, mentre quello di Andrea Costa fu commissionato dall'Ente sette anni dopo la morte (1910) dell'illustre uomo politico, che fu anche consigliere provinciale.